“Vogliamo lanciare la proposta di realizzare, in collaborazione con Conflavoro, due brevi Vademecum rivolti alle Pmi: uno primo vademecum dedicato al rischio di esposizione ad agenti chimici, cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione ed un secondo specifico per gli agenti fisici. L’idea è nata parlando con il Presidente nazionale di Conflavoro Roberto Capobianco durante l’ultimo HSE Summit e risponde all’obiettivo di fornire gli strumenti generali per una corretta valutazione e gestione del rischio chimico e cancerogeno nei luoghi di lavoro, ponendo attenzione alla formazione ed addestramento dei lavoratori. Il rischio legato all’esposizione ad agenti chimici è correlato non solo alla presenza di sostanze e prodotti chimici ma anche a determinati processi produttivi che possono liberare in ambiente di lavoro agenti chimici anche cancerogeni o tossici per la riproduzione. Analogamente il vademecum con focus su rischio di esposizione ad agenti fisici terrà conto delle diverse tipologie di agenti presenti nei luoghi di lavoro ed in particolare verterà sull’esposizione a rumore, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali. Riteniamo importante collaborare con il mondo delle imprese per garantire, oltre alla sicurezza anche la salute del lavoratore, spesso a rischio proprio per mancanza di adeguata valutazione e gestione dell’ esposizione ad agenti chimici e fisici, agenti sempre percepibili o visibili ma presenti nei luoghi di lavoro, agenti capaci di sviluppare patologie professionali importanti che minano la salute del lavoratore e conseguentemente l’impresa.
La commissione Salute e Sicurezza sul Lavoro della Federazione è quindi a completa disposizione per fornire supporto a CONFLAVORO, al Ministero del Lavoro, al Ministero della Salute, e degli enti preposti alla sicurezza sul lavoro”. Così in una nota la Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici Nausicaa Orlandi, a margine dell’Assemblea Nazionale Conflavoro in corso al Teatro Eliseo a Roma.