Il 28 ottobre 2024 c’è stato l’incontro tra la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici e il Ministro della Salute, professor Orazio Schillaci, per discutere alcune problematiche cruciali legate alle nostre professioni. Durante l’incontro, la presidente della Federazione, dott.ssa Nausicaa Orlandi, ha sottolineato le necessità di rilancio della professione del chimico e del fisico, evidenziando le criticità rimaste irrisolte in seguito all’entrata in vigore della legge Lorenzin n.3 dell’11 gennaio 2018.
Un punto focale del colloquio è stato l’aggiornamento delle competenze per i chimici e l’istituzione di competenze specifiche per i fisici, con un adeguato esame di Stato. È emersa anche la difficoltà dei giovani laureati in fisica di iscriversi all’albo, dato che il periodo transitorio del Decreto Ministeriale del 23 marzo 2018 è ormai concluso.
«È importante permettere ai giovani di abbracciare la professione sanitaria di fisico e di definirne ufficialmente le competenze – ha affermato la Presidente -, in modo tale che i laureati dal 2014 a oggi possano trovare nell’Ordine dei Chimici e dei Fisici la loro casa professionale ed esercitare la loro attività sia come liberi professionisti, sia come dirigenti, sia come dipendenti negli enti pubblici e privati».
Un’altra questione centrale riguarda le scuole di specializzazione sanitaria di area non medica riservate ai chimici. La Federazione ha chiesto la possibilità di formare specialisti che possano accedere ai concorsi della dirigenza sanitaria e operare nel Servizio Sanitario Nazionale, negli Istituti Zooprofilattici e nelle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente. La scuola di specializzazione in chimica sanitaria nasce dall’esigenza di rispondere ai ruoli complessi che i chimici ricoprono, con competenze che vanno dalle analisi e aspetti chimico-clinici fino alla radio-chimica ed alle attività specifiche in medicina nucleare. Per tale motivo la Federazione chiede di portare a conclusione il riconoscimento delle Scuole di specializzazione in gestione e valutazione del rischio chimico e in chimica analitica sanitaria.
La Federazione ha pertanto richiesto di considerare la possibilità di prorogare il termine del periodo transitorio previsto dall’art.8 comma 7-bis della Legge 3/2018 nelle more di permettere l’istituzione di tali scuole. Questa richiesta specifica per i chimici è strettamente correlata al numero veramente esiguo e in continua diminuzione per pensionamenti di chimici in SSN, IZS e strutture ospedaliere. L’incontro è stato definito positivo e orientato a una soluzione condivisa, auspicando che si possano trovare risposte concrete a problemi che affliggono da anni le professioni di chimici e fisici.