Tra gli obiettivi tutelare la salute negli ambienti di vita e sviluppare nuove competenze green per l’edilizia sostenibile.

 

In occasione del XIX Congresso Nazionale dei Chimici e dei Fisici “in-nova-re”, è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Green Building Council Italia (GBC Italia) e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici.

GBC Italia fa parte del World GBC, una rete di GBC nazionali presenti in più di 70 paesi, che rappresentano la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato della costruzione, ricostruzione, recupero sostenibile. La tematica della sostenibilità in particolare ambientale è dunque presente nell’ambito dei protocolli energetici ambientali GBC, i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione, realizzazione e recupero di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto.

Vista la competenza di Chimici e Fisici nell’ambito della sostenibilità ambientale, dei materiali e dei prodotti per l’edilizia, per gli aspetti energetici, e per gli aspetti di recupero del patrimonio artistico e culturale, la Federazione Nazionale ha firmato il Protocollo d’Intesa proprio per evidenziare il ruolo dei proprio professionisti, creando loro opportunità.

Il Protocollo d’Intesa verte su tematiche di comune interesse quali la salubrità e circolarità dell’ambiente costruito, la sostenibilità dei nuovi materiali, l’”End of Waste” e il recupero dei rifiuti nella filiera edilizia e l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi. Altro importante aspetto della collaborazione è la promozione della conoscenza e della diffusione dei protocolli energetico-ambientali “rating system” per la realizzazione e certificazione di edifici salubri, resilienti e sostenibili.

A pochi mesi dalla stipula del Protocollo d’Intesa, la Federazione ha avviato le collaborazioni previste dal Protocollo d’intesa andando a declinarle a livello territoriale.

Infatti, alla presenza della Federazione Nazionale, a Noto il 12.02.2022 è stato firmato il primo Protocollo tra Comune, Ordine dei Chimici e dei Fisici e GBC Italia. Questo Protocollo riveste una particolare importanza non solo perché viene siglato nel momento in cui “ambiente” e “ecosistema” sono stati inseriti formalmente nella costituzione nazionale, ma soprattutto perché mette le basi formali per passare dalle parole ai fatti. L’obiettivo è di coinvolgere soggetti pubblici e privati per la valorizzazione e la rigenerazione in chiave sostenibile delle città barocche della Val di Noto, in provincia di Siracusa. Il sito di Noto, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2002, e costellato di manufatti dalla forte rilevanza culturale e storica, ha infatti il potenziale di diventare un caso pilota nell’applicazione dei principi della sostenibilità ad aree ad alto interesse storico monumentale, tramite ad esempio l’ausilio di strumenti quali il protocollo energetico ambientale GBC Historic Building®. Nell’ambito di questo percorso verranno anche costituite delle apposite cabine di regia, che avranno lo scopo di far conciliare questi obiettivi con l’utilizzo dei fondi provenienti dal PNRR.

Seguiranno poi nel corso del 2022, in collaborazione con GBC Italia, dei corsi di formazione specifici sui protocolli energetici ambientali GBC, sui CAM (Criteri Ambientali Minimi) e sui principi DSNH (Do No Significant Harm) del PNRR aperti agli iscritti in modo da dare l’opportunità di conoscere le tematiche in maniera puntuale e poter valutare sviluppi professionali a livello di consulenza.

Verranno trattati non solo gli aspetti della consulenza o dell’ispezione, ma anche delle corrette modalità di applicazione per i referenti di stazioni appaltanti. Naturalmente i corsi di formazione verranno accreditati ECM da parte della Federazione e si sta valutando l’opportunità con GBC Italia di consentire a tutti coloro che parteciperanno la possibilità di iscriversi gratuitamente per un anno al chapter regionale di GBC Italia, e dunque poter cogliere le informazioni necessarie per portare avanti anche questa tipologia di attività professionale.

I CAM, merita ricordare, hanno natura obbligatoria nei settori per i quali sono adottati, e rappresentano infatti un’importante leva per l’“adeguamento verde” degli operatori economici che contrattano (o abbiano intenzione di contrattare) con le Pubbliche Amministrazioni, imponendo e valorizzando offerte che riducano gli impatti ambientali. L’adeguamento ai CAM è volto a garantire che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma anche nel promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili.

Nel nostro ordinamento, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. CAM sono stati introdotti con l’art. 18 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221 e, successivamente, con l’art. 34, D.Lgs n. 50 del 2016, recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale”.

Ad ora sono stati adottati CAM per 18 categorie di forniture ed affidamenti, come consultabili sul sito del MITE (link)

 

L’augurio è quello di poter far valere la competenza e l’esperienza di professionisti indispensabili, quali i Chimici e i Fisici, per una crescita economica duratura e sostenibile, anche nel settore immobiliare ed edilizio.

 

Il Presidente della Federazione

Dott. Chim. Nausicaa Orlandi