Il Rapporto Nazionale INVALSI 2024, presentato alla Camera dei Deputati, vede la conferma della matematica quale materia ostica per gli studenti italiani, con un divario preoccupante tra Nord e Sud del Paese.
L’allarme della Presidente della FNCF Nausicaa Orlandi: “La matematica continua a dimostrarsi una materia ostica e, non solo rischia di produrre cattivi medici, fisici, chimici, pedagogisti come riferito dal presidente INVALSI Roberto Ricci, ma anche di aumentare il gap di genere per le discipline STEM”.
I dati Invalsi forniscono l’immagine di uno stato dell’arte che va approfondito e risolto, soprattutto alla luce del divario territoriale che emerge.
In particolare, già dalla scuola primaria si evidenzia una “considerevole differenza di opportunità di apprendimento in matematica”, che penalizza fortemente le regioni meridionali. Un gap che si accentua continuando il percorso scolastico, come dimostrano i dati della scuola secondaria di primo grado.
Al termine del primo ciclo d’istruzione, il divario Nord-Sud in matematica è netto: se al Nord il 64% degli studenti raggiunge il livello adeguato, al Sud la percentuale crolla al 39,5%. Un dato allarmante, che conferma le difficoltà del Mezzogiorno nel garantire a tutti gli studenti le stesse opportunità di apprendimento.
La consapevolezza di questi dati emersi deve essere fungere da monito per la scuola e la sua comprovata efficacia.
In particolare, l’obiettivo della scuola è quello di garantire a tutti gli studenti, a prescindere dalla loro provenienza geografica, un’istruzione di qualità, che li prepari ad affrontare le sfide del futuro. La matematica, in questo senso, rappresenta un banco di prova fondamentale, un indicatore cruciale del livello di preparazione e di competitività del Paese, di parità di genere.