La Professoressa Angela Agostiano, già Presidente della SCI negli anni 2017 -2019, è stata eletta nuovo Presidente dell’EuChemS in occasione dell’assemblea generale dei rappresentanti delle Società associate tenutasi il 26 e 27 agosto scorsi a Lisbona.

In virtù della varia e positiva collaborazione instaurata e scambiata tra SCI e FNCF, la Professoressa Agostiano in occasione della sua elezione a Presidente di EuChemS ha voluto concedere un’intervista esclusiva alla FNCF, in cui si rivolge ai Chimici e ai Fisici iscritti agli Ordini. L’intervista è stata curata per la FNCF dalla Dott.ssa Chim. Roberta Giacometti e si è svolta online, in un cordiale clima di aperto scambio e rispettoso dialogo, unito all’interesse propositivo verso l’attuale ed il futuro ruolo del Chimico in Italia e in Europa.

 

 

 

• Quali sono gli obiettivi che si propone di conseguire nei prossimi anni di presidenza, supportata dall’Executive Board di EuChemS?

Nei miei prossimi anni di presidenza lavorerò a stretto contatto con le Divisioni e i Gruppi di lavoro orientando e coordinando le complesse attività di EuChemS, utilizzando le competenze specifiche e le capacità personali di tutti per portare avanti quella che è la sua missione, cioè parlare con una voce unica per valorizzazione l’immagine della chimica, ma anche per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sul contributo fondamentale che i Chimici possono dare per rispondere alle grandi sfide che l’umanità si trova ad affrontare nel campo dell’energia, dell’alimentazione, della salute e dell’ambiente. L’EuChemS può e deve ambire a diventare la voce da interpellare per tutto quello che riguarda la chimica a livello europeo agendo in modo proattivo e autorevole alle richieste del Parlamento europeo e della Commissione, mettendo a loro disposizione la propria competenza per la scrittura di norme adeguate sotto il profilo tecnico e rilevanti sotto il profilo etico. Vorrei aggiungere che un posto rilevante nella mia agenda sarà occupato anche dal rafforzare i concetti di inclusione e valorizzazione della diversità all’interno della comunità dei chimici europei.

 

• Viviamo un periodo storicamente difficile. Quali sono i nuovi scenari in cui è coinvolta EuChemS e quali le sfide?

Il tempo che stiamo vivendo è contrassegnato da grandi mutamenti nell’assetto geopolitico del mondo e dal ritorno di spettri che pensavamo relegati nel passato, come la guerra e la pandemia. Si aggiunge il problema dei mutamenti climatici che preoccupa per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, che aumenta le disuguaglianze tra le diverse parti del mondo e provoca l’abbandono di territori, aumentandone anche i flussi immigratori. Sono problematiche gigantesche che non possono essere risolte né a livello di singolo né a livello delle singole nazioni. In questo scenario diventa più che mai necessaria la collaborazione tra scienziati a livello globale, perché non si possono trovare risposte alle molteplici sfide che si devono affrontare senza mettere al primo posto l’interesse sovranazionale, l’inclusione e l’assenza di pregiudizi e discriminazioni. Da questo punto di vista una Società Scientifica come l’EuChemS, che come organizzazione ombrello parla a nome di tutti i Chimici alla società civile e alla politica, può assumere un ruolo importante per salvaguardare i principi etici e di libertà della scienza e trovare delle soluzioni condivise che ci permettano di non trovarci impreparati davanti alle vecchie e nuove emergenze.

 

• La SCI e la FNCF da anni dialogano e collaborano. Uno dei vari casi esemplificativi che ci ha visti ragionare insieme e collaborare positivamente è stato nel 2019, l’anno delle celebrazioni per i 150 anni della tavola periodica. In quella circostanza Lei era Presidente della SCI e di quella riunione rammento la naturale intesa nell’indirizzo della diffusione della cultura chimica, soprattutto verso i giovani. Ci sarà la possibilità per la SCI e la FNCF di supportarla direttamente nel Suo ruolo di Presidente di EuChemS? In quale maniera?

La SCI rappresenta un luogo di incontro e di confronto fra Chimici che appartengono al mondo della ricerca, della scuola ma anche delle professioni. In questa ottica è stato stabilito sotto la mia presidenza un accordo di collaborazione con la Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici che individuava le azioni comuni da portare avanti nel campo del supporto alla divulgazione scientifica, della didattica nelle scuole e dell’aggiornamento professionale, strettamente necessarie a mio parere per tutelare in maniera congiunta la professione e la preparazione dei Chimici ma anche per migliorare l’immagine della chimica soprattutto presso i giovani ed avvicinarli allo studio di questa disciplina. Credo fortemente che la FNCF possa coinvolgersi nuovamente nelle attività di EuChemS, e che a livello europeo possa riproporsi la collaborazione sugli stessi temi alla base dell’accordo con la SCI, perché le principali direttrici di sviluppo scientifico, tecnologico e normativo vengono ormai elaborate e formalizzate in ambiti sovranazionali e il contributo che può essere dato dalla Federazione è altissimo.

 

• I Chimici italiani saranno orgogliosi di sapere che i Chimici di tutta Europa e il ruolo e l’immagine della Chimica stessa saranno rappresentati da una connazionale. Vorrebbe offrire loro un saluto e, magari, un auspicio?

Rappresentare la chimica a livello europeo è ovviamente una grande soddisfazione per me e spero lo sia anche per i Chimici italiani, che non solo rappresentano una punta di diamante della ricerca nel nostro Paese ma hanno dato e danno un contributo essenziale nella scuola e nei laboratori per affrontare i problemi emersi negli ultimi anni. Mi auguro di averli al mio fianco durante la presidenza EuChemS e di poter contare sul loro supporto nel cercare di affermare con forza la centralità della chimica ed aumentarne la visibilità ed il consenso nella società.