È approdato in Aula alla Camera il Disegno di Legge 3179 che punta a garantire ai liberi professionisti un giusto ed equo compenso nei rapporti contrattuali, in linea con il valore ed il decoro della professione. La Federazione Nazionale dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici, membro della RPT e di ProfessionItaliane, sostiene da anni la necessità dell’applicazione del principio dell’equo compenso in tutte le professioni ed esteso parimenti a tutti i professionisti. E’ infatti un principio trasversale da applicarsi alla generalità dei rapporti tra enti ed imprese con in professionisti, a tutela e garanzia del perseguimento dell’obiettivo comune della tutela del lavoratore e del cittadino.
Il disegno di legge licenziato alla Camera prevede la disciplina sarà applicata a quelle imprese che, “nell’anno precedente al conferimento dell’incarico hanno occupato alle proprie dipendenze più di cinquanta lavoratori”, tuttavia è necessario estendere tale criterio a tutte le tipologie di imprese anche di piccole dimensioni, in considerazione del tessuto imprenditoriale italiano. Il disegno prevede per la prima volta anche la presenza con ruolo attivo degli Ordini nelle loro rappresentanze a livello esponenziale nazionale, soprattutto relativamente ai parametri di riferimento delle prestazioni professionali, oggetto di aggiornamento biennale da parte dei Consigli o Federazioni nazionali.
Tra le proposte emendative approvate rivestono particolare rilevanza i criteri di nullità delle clausole che non prevedono un compenso equo e proporzionato all’opera intellettuale prestata, tra cui le pattuizioni che vietino al professionista di pretendere acconti nel corso della prestazione o che impongano l’anticipazione di spese o che comunque attribuiscano al committente vantaggi sproporzionati rispetto alla quantità e qualità del lavoro svolto, o che comportino nella riserva del committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o di richiedere prestazioni aggiuntive che il professionista deve erogare a titolo gratuito.
“Auspichiamo – commenta Orlandi, presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici – che le istanze delle professioni vengano accolte e che il Governa tenga conto del tessuto imprenditoriale italiano e del rapporto che lo stesso ha con il professionista in un’ottica inclusiva a tutela di tutti i liberi professionisti che sono un patrimonio ed una risorsa del Paese.”