Da oltre due mesi, per contrastare l’emergenza Covid 19, si susseguono circolari ministeriali, ordinanze regionali, decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e altre disposizioni con frequenza pressoché giornaliera in merito alle misure di prevenzione e protezione per limitare i contagi.

Come se non bastasse, tra le varie comunicazioni ufficiali, è probabile imbattersi anche in “fake news” (alcune del tutto verosimili), che vengono smascherate solo dopo aver fatto le doverose verifiche sui canali di comunicazione ufficiali.
Non è affatto semplice riuscire a restare aggiornati, recepire, comprendere, interpretare e applicare correttamente le regole, specie se è necessario anche lavorare… o gestire un’azienda e non si hanno quindi le competenze tecnico e giuridiche, nonché il tempo necessario per tutto ciò.
Per questo, oggi più che mai, è fondamentale affidarsi a professionisti che possano guidare le imprese, per avere chiare indicazioni su come adeguarsi prontamente e applicare le disposizioni delle autorità per garantire la sicurezza di tutti coloro che escono di casa e si recano a lavoro, ancor più alla vigilia della così detta “seconda fase”, durante la quale molte imprese potranno riprendere gradualmente la loro attività lavorativa.

Per garantire la sicurezza dei lavoratori è necessario che in ogni azienda ciascun datore di lavoro adotti tutte le misure di prevenzione e protezione e valuti costantemente i rischi, senza trascurare quelli legati a situazioni di emergenza, compresa quindi indubbiamente quella sanitaria che tutti, lavoratori e non, in questo drammatico periodo si trovano a dover affrontare.

E’ fondamentale aggiornare la valutazione dei rischi puntualmente e ogni qual volta le condizioni, ordinarie o di emergenza, cambiano.

Ma in che modo? La domanda che negli ultimi mesi tutti gli addetti ai lavori e le imprese si sono posti è: dobbiamo aggiornare la Valutazione dei Rischi (DVR)? Se sì, come? Dobbiamo informare e formare i lavoratori?
Non è semplice dare risposte univoche a tutti gli interrogativi, ma sicuramente è fondamentale adeguare le misure di prevenzione e protezione per la sicurezza di tutti, implementando un’attenta gestione che necessariamente coinvolge tutti i ruoli che orbitano attorno ad un’azienda.

L’aggiornamento della valutazione dei rischi in questo momento può essere gestita con delle integrazioni specifiche che richiedono inevitabilmente a loro volta revisioni puntuali per adeguarsi tempestivamente a nuove regole, ordinanze e disposizioni delle autorità.
A tal proposito è opportuno predisporre quindi istruzioni gestionali / procedure chiare e fruibili sulle misure igieniche e di previzione/protezione che le aziende dovranno adottare e diffondere a tutti i destinatari, identificando gli stessi non solo all’interno dell’azienda (datore di lavoro, medico, RSPP, preposti, lavoratori,…) ma ad esempio anche coloro che vi accedono sistematicamente o occasionalmente (fornitori, trasportatori, clienti,…).

Oltre ai destinatari/ruoli è importante indicare chiaramente per ciascuno di loro le regole a cui si devono attenere, per operare all’interno ma anche all’esterno dei propri ambienti di lavoro (autisti, consulenti, ecc.).

E’ oltretutto indispensabile, anche al fine di eventuali ispezioni degli organi di vigilanza, che venga data un’evidenza che le istruzioni gestionali non solo siano state formalmente predisposte (quindi attraverso documenti ufficiali firmati dai responsabili, a partire da datore di lavoro, medico compente, RSPP e RLS) ma siano adeguatamente diffuse a tutti; l’avvenuta informazione deve necessariamente poter essere dimostrata, ad esempio, con dei brevi incontri informativi (da remoto) e relativi registri di distribuzione (facendo firmare i lavoratori per ricevuta, anche elettronica, ad esempio), esponendo avvisi e decaloghi da rispettare in bacheche, aree comuni, in corrispondenza di accessi, ecc.

Infine, per assicurare il rispetto costante delle regole, è opportuno vigilare e ricordandone l’importanza e richiedere l’osservanza delle stesse: compito insito nella figura dello stesso datore di lavoro, dirigenti e preposti… oppure attraverso audit periodici svolti da professionisti competenti, che potranno così fornire un supporto completo alle aziende, non solo da un punto di vista formale.

Dott.ssa Chim. Daniela Maurizi
Segretario Consigliere FNCF